Consigli di lettura: "La mia Londra" di Simonetta Agnello Hornby


Oggi mi sento di consigliarvi una lettura:
 "La mia Londra" di Simonetta Agnello Hornby.

Avevo visto il libro in Autogrill questa estate in Salento, e subito avevo pensato che dovevo leggerlo, fresca com'ero dalla mia avventura Londinese e quindi eccomi qua, a fare la recensione di questa interessante e piacevole lettura.
Premetto che il libro si legge tranquillamente in poco tempo, è diviso per capitoli e se siete pratici di Londra, bhè vi sembrerà di essere lì!
Se avete avuto la fortuna di vivere in diverse città, avrete sicuramente diversi ricordi, legati a case, parchi e persone...

Il libro è autobiografico, la scrittrice arriva a Londra nel 1972, ha solo 17 anni quando lascia Palermo  per un corso di Inglese in Inghilterra. Prima volta all'estero, primo impatto con un mondo nuovo.
All'epoca non c'erano i mezzi di comunicazione e informazione che abbiamo oggi, quindi potete ben capire quale sia stato l'impatto per la giovane diciassettenne della borghesia Siciliana.

Doveva essere solo un corso di inglese ma alla fine Simonetta rimane a Londra per tutta la vita. Simonetta Agnello Hornby si è sposata un inglese ed è stata avvocato dei minori e presidente part time dello special educational needs and Disability tribunal.
Molto interessante la parte in cui parla delle rivolte di Brixton la zona Afro a sud del Tamigi che è stata teatro di feroci scontri razziali negli anni 70-80.

In questo libro Simonetta parla di Londra ma anche gli Inglesi e del loro modo di fare!
Ad esempio, in un un capitolo in cui descrive come non sia visto di buon occhio nutrire il gatto del vicino... cioè, cose che per noi sono banali ma che invece, in un altra mentalità non lo sono....
Insomma, se siete come me degli immancabili "inglesotti" questo libro vi farà venire una tremenda nostalgia, e una gran voglia di ripartire per quella che considero la città più sorprendente che ci sia...

Ah dimenticavo, ogni capitolo è preceduto da una citazione di Samuel Johnson, un intellettuale inglese che arrivò a Londra a piedi a 27 anni e compilò il primo dizionario inglese, è considerato il primo illuminista inglese nonchè l'autore della celeberrima frase:

"Why, Sir, you find no man, at all intellectual, who is willing to leave London. No, Sir, when a man is tired of London, he is tired of life; for there is in London all that life can afford."


Insomma, questo libro non è che una dedica a una città e una nazione che hanno regalato alla scrittrice tantissime emozioni.

Vi lascio con il testo della pagina posteriore di copertina del libro, che mi ricorda tantissimo la mia ultima vacanza studio londinese!
Qualsiasi persona abbia vissuto un pò della sua vita a Londra non può fare a meno di leggerlo, di immedesimarsi nella voce narrante e sognare di prenotare un biglietto aereo...



"In una città nuova, mi lascio andare ai sensi e al caso. Senza pensare a niente, cammino, mi guardo intorno, mi unisco a una piccola folla curiosa, prendo i mezzi pubblici, compro il cibo di strada e mangio nei posti meno frequentati. Faccio una sosta, seduta su una panchina in un parco, bevendo una bibita in un caffè o appoggiata alla facciata di un edificio, come una mosca su un muro: e da lì osservo, odoro, ascolto. Se sono fortunata, piano piano l’anima del luogo mi si rivela."

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