Viaggio in Uzbekistan: Samarcanda e Tashkent
Samarcanda
Arriviamo a Samarcanda e capiamo subito di essere in una città importante, traffico e tanti negozi! La città è grande e non ha un centro storico concentrato come Khiva o Bukhara.
Insieme alle nostre guide partiamo di buon mattino per la vecchia Samarcanda e andiamo a visitare il complesso Shakhi-Zinda, 11 mausolei e sepolcri della dinastia di Tamerlano, tra questi anche il cugino del profeta Maometto. Proprio per questo ospite illustre, il complesso è meta di pellegrinaggio e gli scalini che portano agli edifici vengono contati dai fedeli all'andata e al ritorno, se il numero non coincide, il pellegrinaggio viene considerato incompiuto.
Credenti o meno dopo tutte quelle scale si rimane estasiati dalla bellezza dei mausolei!
All'interno dell'edificio si trovano diversi sarcofagi, quello di Tamerlano è quello scuro in giada. Vicino a lui riposano i suoi figli e il celebre nipote astronomo e scienziato Ulugbek.
L'interno di queste madrasse ospita nelle sue celle numerosi negozietti di souvenir, a mio parere anche troppi.
Un altro edificio meritevole di vista è la moschea Bibi-Khanim, dedicata alla moglie preferita di Tamerlano che ospita al suo interno un imponente leggio di marmo. Ciò che si vede oggi è gran parte merito di una ristrutturazione, ma si narra che fosse la moschea più grande dell'Asia centrale e che il venerdì potesse ospitare fino a 13 mila fedeli.
Proprio accanto alla moschea c'è un mercato in cui poter assaporare i sapori uzbeki! Le diverse merci sono suddivise per settore merceologico, c'è la zona dedicata alle sementi, ai dolci, alle verdure e quella più profumata è sicuramente quella del pane.
Arriviamo a Samarcanda e capiamo subito di essere in una città importante, traffico e tanti negozi! La città è grande e non ha un centro storico concentrato come Khiva o Bukhara.
Insieme alle nostre guide partiamo di buon mattino per la vecchia Samarcanda e andiamo a visitare il complesso Shakhi-Zinda, 11 mausolei e sepolcri della dinastia di Tamerlano, tra questi anche il cugino del profeta Maometto. Proprio per questo ospite illustre, il complesso è meta di pellegrinaggio e gli scalini che portano agli edifici vengono contati dai fedeli all'andata e al ritorno, se il numero non coincide, il pellegrinaggio viene considerato incompiuto.
Credenti o meno dopo tutte quelle scale si rimane estasiati dalla bellezza dei mausolei!
Un altro celebre sepolcro da visitare a Samarcanda è sicuramente quello di Tamerlano che si trova proprio vicino al nostro hotel.
Passata la parentesi commemorazione defunti, ritorniamo al centro di Samarcanda, Piazza Registan, una piazza che ospita tre madrasse e una moschea costruite dal 1417 al 1636.
La piazza è imponente, è bellissima e nonostante siamo in pieno agosto, ci sono poche persone.L'interno di queste madrasse ospita nelle sue celle numerosi negozietti di souvenir, a mio parere anche troppi.
Piazza Registan vale una visita in notturna!
Un altro edificio meritevole di vista è la moschea Bibi-Khanim, dedicata alla moglie preferita di Tamerlano che ospita al suo interno un imponente leggio di marmo. Ciò che si vede oggi è gran parte merito di una ristrutturazione, ma si narra che fosse la moschea più grande dell'Asia centrale e che il venerdì potesse ospitare fino a 13 mila fedeli.
Moschea Bibi-Khanim |
pane uzbeko |
Tra una madrassa e una moschea la vacanza sta giungendo al termine, partiamo quindi per Tashkent, la capitale attuale dell'Uzbekistan da cui prenderemo l'aereo per il ritorno.
Tashkent
Tashkent si differenzia dalle altre città per la sua architettura sovietica: case, edifici, hotel enormi e imponenti, ma quasi nulla di antico poiché non vi sono più resti. Visitiamo una moschea con una delle prime copie del corano ma nulla a che vedere con le meraviglie precedenti.
Essendo sede presidenziale, la città ha delle misure di sicurezza importanti, visto che a pochi giorni dalla nostra visita si celebreranno i 25 anni di indipendenza della nazione.
Giardini curati e una metropolitana con stazioni tematiche riccamente decorate che ci è proibito fotografare. Insomma, una vera e propria città contemporanea.
Essendo sede presidenziale, la città ha delle misure di sicurezza importanti, visto che a pochi giorni dalla nostra visita si celebreranno i 25 anni di indipendenza della nazione.
Giardini curati e una metropolitana con stazioni tematiche riccamente decorate che ci è proibito fotografare. Insomma, una vera e propria città contemporanea.
Alberi di gelso nel parco a Tashkent |
Terminiamo il nostro viaggio tra le meraviglie di tempi antichi con i numerosi controlli per entrare all'aeroporto.
Complessivamente siamo rimasti tutti molto entusiasti dalle meraviglie di Khiva Bukhara e Samarcanda e la popolazione è stata altrettanto straordinaria. Più volte si sono fermati a parlare con noi, chiederci di fare una foto con loro e viceversa, insomma, un popolo molto ospitale e accogliente, pensate che nei quartieri si sta sta ancora in casa con la porta aperta!
Al momento della scrittura dell'articolo giungono voci della morte del presidente in carica. Quello che posso augurarmi è che il paese continui ad essere laico e che gli importanti siti patrimonio dell Unesco vengano salvaguardati.