A crazy pefect Sunday in Brighton & Seven Sisters cliffs



“I climbed a path and from the top looked up-stream towards Chile. I could see the river, glinting and sliding through the bone-white cliffs with strips of emerald cultivation either side. Away from the cliffs was the desert. There was no sound but the wind, whirring through thorns and whistling through dead grass, and no other sign of life but a hawk, and a black beetle easing over white stones.”

 B. Chatwin, In Patagonia.

Capita a volte nella vita di trovarsi nel posto giusto al momento giusto.
Capita, perché la fortuna ti aiuta, ma capita anche perché tu ci metti del tuo.
Capita, che a volte persone incontrino il tuo "Path" e si crei un "Path " comune.

Questa è la storia della mia domenica 10 Agosto, l'unica domenica della mia vacanza-studio a Londra completamente libera. A lezione, insieme alle mie compagne di corso brasiliane, avevamo pianificato di andare a Brighton e Seven Sister a vedere i cliff. Fosse stato per me sarei andata a Dover Canterbury e Leeds, ma siccome anche loro erano interessate all'altra gita, avevo mediato.
Non so se ho fatto bene o male, ma fatto sta, che alla fine le brasiliane si son defilate, chi per il tempo chi per il sabato sera impegnativo, io mi son trovata alle 8:50 a London Bridge Station che sapevo che nessuno sarebbe venuto con me.
Molto bene, me lo immaginavo, avevo pensato a tutto, sarei partita comunque.( ci starebbe una digressione su quanto i sudamericani siano lazy, ma lasciamo stare...)
Saputo della bidonata sulla panchina della stazione, di fianco a me un gruppo di ragazze italiane, una polacca, e due argentini, anche loro diretti a Brighton.... chiedo info sul treno e mi invitano ad andare con loro.
Non male, il mio giorno libero con un gruppo di perfetti sconosciuti, che mi vendono pure il biglietto di gruppo cumulativo prenotato in advance a 7 pound andata e ritorno (avrei pagato 10 da sola). 
Sento subito la parlata romagnola, Elisa è di Forlì e Alessandra di Milano.

In 5 minuti saliamo sul treno, allegra brigata di studenti e expats, pioggia battente, iniziamo le presentazioni.
Praticamente nemmeno loro si conoscevano, due erano ex colleghe che avevano portato i rispettivi amici ma che si sono conosciuti solo sul treno, e poi c'ero io, l'infiltrata.

Ridendo e scherzando arriviamo a Brighton sotto il diluvio, un vento che potrebbe assomigliare alla Bora di Trieste, ombrelli fuori controllo, tombini della stazione che buttavano fuori acqua... Insomma, forse aveva ragione la mia compagna di corso, che "because of the wheather" non era una buona idea andare a Brighton...( lei di San Paolo, non ha nemmeno mai visto la neve...).
Non ci facciamo perdere d'animo, la polacca si mette le sue galoche, io battezzo il Parka in a Pocket preso da Primark di Oxford street e andiamo subito a fare i biglietti per la città e Seven Sisters.

Con il biglietto in mano, ci dirigiamo a piedi al Royal Pavillon, edificio stile indiano. Fila lunghissima sotto l'acqua, decidiamo quindi di andare al molo, il Brighton Pier.

Io a Brighton ero già stata quando facevo le medie, l'ho vista con il sole e sembra tutto un'altro posto rispetto Londra. Questa volta invece, ho dovuto combattere con pioggia e un vento che, arrivati di fronte al molo, pensavo mi potesse buttare a terra da quanto soffiava... Anyway, entramo sul molo e facciamo due giochetti.
Il tempo passa e decidiamo che sia giunta l'ora di comprare il pranzo al Sainsbury's e prendere l'autobus.
Argentini contrariati per il tempo, la polacca amica degli argentini non vuole lasciarli soli, insomma le solite cose "tu vai? io no, allora non vado nemmeno io...."  Molto bene, noi 3 italiane decidiamo di stroncarla e raggiungere il nostro target, queste benedette Seven sisters, we jump on 12A bus.

Finalmente sedute, al riparo dalle intemperie ci mangiamo il nostro pranzo al piano superiore del double decker. Un signore che poteva essere nostro nonno, ci attacca pezza, sentendo che stavamo parlando di Seven Sisters....  85 anni di nazionalità polacca, il nonnino sportivo ci risolve il problema pioggia e lunga camminata nel parco.

Anche qui, entra in azione lui, il Path... Si perchè il nonnino inizia a raccontarci che tutti i giorni percorre la strada del parco Seven Sisters e che siamo sull'autobus sbagliato, è meglio prendere il 13x, così arriviamo su un altro cliff (Birling gap bus stop) e vediamo le Seven Sisters dall'alto.
Prese dalla giornata, con tanta serendipità, decidiamo di seguire il nonnino, che ci fa scendere in una fermata sperduta, in un piccolo paesino dove c'è solo un tatuatore, un supermercato e un cafè.
Credo che gli inglesi definirebbero questa cosa come weird, crazy, ma comunque, ci siam trovate a prendere il caffè alla nostra guida e ad aspettare con lui al bus stop per 30 minuti in questo angolo d'Inghilterra sperduto dalla corona.

Arriva finalmente l'autobus, saliamo e arriviamo a due fermate dopo le Seven Sisters, il posto migliore dove gustarsi il panorama.
Il vento era fortissimo, ma almeno aveva smesso di piovere.
Le Seven Sisters erano lì, solo per noi e il nonnino, la nostra guida spirituale....  Il caro nonnino ci porta fino alla scalinata che va in spiaggia, ci fa una foto, poi ritorna a casa. Che brava persona, faceva tenerezza vederlo camminare agitando le braccia sfidando il vento... 


Il tempo finalmente ci grazia, il cielo inizia a schiarire e decidiamo di salire sulla collina, stendere il telo e prendere il sole.... 

AMAZING! noi 3 il vento e Seven Sisters only!



 Abbiamo passato buona parte del pomeriggio sul cliff e poi in spiaggia. Siamo tornate a Brighton per un aperitivo, treno per Londra e fish & chip and beer sotto il Tower Bridge.
10 Agosto in Italia si festeggia San Lorenzo, ma qui c'è anche una super Luna!!! 
Così ci ritroviamo io ed Elisa a fare le foto alla super moon con il Tower Bridge, noi che ci siam conosciute solo 10 ore fà, sembravamo le compagne del liceo. In una giornata, ci siam trovate in situazioni che ogni tanto le chiedevo: " oh ma questo è reale, sembra un film!".

Sono quindi tornata a casa alle 23 sfinita, tra vento e pioggia e salsedine, ma veramente soddisfatta di come si sia svolta la mia giornata.... e in questo caso, LA FORTUNA AIUTA GLI AUDACI!
Thank you London!
Stay Tuned guys!


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